Non era anche il titolo di un romanzo di formazione di quelli tragici e tristi? Quello del bambino olandese che rinuncia a partecipare alla corsa sui pattini per pagare il medico che salverà la vita di suo padre?
Ecco, ha fatto bene, a saltare la corsa sui pattini!
Pattinare può rivelarsi insidioso.
Non parlo delle pattinate da Sud d'Europa. Una bella piazza addobbata per Natale, un sicuro e confortante spazio chiuso ricoperto di ghiaccio, un bar con la cioccolata calda a un tiro di schioppo.
Eh no! Scordatevi tutti i comfort.
Se le cose sono "alla svedese" significa che sono ideate per infliggere sofferenza.
In primis, in Svezia non si pattina in città. Nossignore!
Si pattina sul lago ghiacciato! Perché creare il ghiaccio quando ce n'è ovunque?
Secondo: se vi presentate con i jeans e il parka da passeggio sappiate per lo meno che sarete gli unici.
Per pattinare ci si veste di tutto punto!
Terzo: niente cioccolata a portata di mal di piedi, niente bar, niente esercizi commerciali in generale. In the middle of nowhere, mi sembra l'espressione che meglio descrive la condizione del pattinatore nordico.
Ultimo punto, ma il più importante: il senso unico. Attenzione: il lago è grande, non è possibile ripulirlo su tutta la sua superficie, così le macchinine spazzaneve puliscono una pista che fa il giro completo del lago. A senso unico!!
Quante volte all'anno andate a pattinare? Una? Di solito la seconda di Natale, con un bel cappone ripieno e una fetta di panettone alla crema nella pancia? Ecco! Quindi se il lago misura 5 km sul lato lungo e più o meno 3 sul lato corto, dubito che riuscirete nell'impresa del giro completo.
Non credete agli svedesi che vi dicono che "ci vorrà un'oretta", ma li avete visti?? Sono alti due metri, con le spalle più larghe di voi sdraiati e hanno ai piedi dei pattini che sembrano due transformers! Non siate sciocchi!
Sappiate che dovrete mangiare al freddo, forse sotto la neve e che la vostra dannata cioccolata la potrete bere solo quando sarete di nuovo a casa vostra e che non dovete farvi prendere dal panico se qualcuno, guardando l'orologio, osserva: ci rimane soltanto un'ora di luce!
Apocalypse Now!
State sereni e non chiamate l'elisoccorso troppo presto!
Questi piccoli accorgimenti avrebbero già dovuto farvi passare la voglia. Nel caso ci fosse qualche temerario, vi riporto le cinque regole degli svedesi sul pattinaggio sul ghiaccio.
Tenetevi forte!
1. Prima di decidere dove recarvi per la vostra domenica di sport estremo consultate l'apposito sito web a proposito della condizione del ghiaccio di tutti i laghi prattinabili della Svezia. Io l'ho cercato per un'ora. Poi ho lasciato stare. Chiedete a uno svedese qualunque e giurerà che il sito esiste!
2. Non andare mai da soli! Se il ghiaccio sul lago si rompe, meglio ci sia qualcuno a guardarvi affogare piuttosto che farlo senza nemmeno un selfie!
3. Saggiate il ghiaccio! Con un bastone battete sulla superficie del ghiaccio per cercare di capire quanto sia spesso, prima di mettere le lame sul lago. Credetemi, non ne avrete idea anche dopo averlo fatto.
4. Portate con voi degli oggetti appuntiti da tenere a portata di mano per aggrapparvi fermamente al ghiaccio nel caso quest'ultimo si rompesse regalandovi un bagno tonificante.
Tutti gli svedesi hanno due di questi oggetti appuntiti di metallo agganciati attorno al collo e giurano siano indispensabili. Portatevi anche una corda, da lanciare ai vostri amici che, radunati intorno al buco in cui state sguazzando, proveranno a tirarvi fuori, se ne avranno il coraggio.
5. Scegliete bene i vostri pattini. Sì, perché non ce n'è un solo tipo. Te pareva?
Ci sono, per semplificare, principalmente due tipi di pattini. A lama lunga, i più gettonati perché con quelli si va più veloce (come se la velocità fosse ciò che voglio ottenere la domenica pomeriggio con gli amici!) e quelli da hockey, quelli a cui siamo abituati, meno veloci sulle lunghe distanze ma più agili.
La buona notizia è che noleggiarli in città costa 5 euro e si trovano occasioni uniche sui siti di oggetti di seconda mano, potete trovare il vostro paio per meno di 10 euro!
Dimmi che pattini usi e ti dirò chi sei!
Il mio consiglio è di portare un po' di italianità in the middle of nowhere.
Arrivare con vestiti da città, ignorare quelli che sfrecciano a cento all'ora guardando solo avanti e apparecchiare alla meglio un bel pic nic nella neve, con tanto di lasagna e parmigiana nella borsa termica! Velocità a parte, il paesaggio è davvero mozzafiato!
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